Il
cammino della Pentecoste:
da Gerusalemme al mondo intero
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Con
la Pentecoste inizia la storia degli atti degli Apostoli: per opera
loro comincia la comunicazione del Vangelo fino a giungere ai nostri
giorni.
Da
un piccolo gruppo di persone che sono state a fianco del Signore,
si sviluppa un movimento che passa per i cuori di tanti, ne cambia
profondamente gli orientamenti e fa entrare le nostre povere vite
nell'ambito della vita stessa di Dio.
Lo
Spirito che scende dall'alto libera quei primi discepoli dalla paura
e li porta in terre e luoghi in tutto il mondo allora conosciuto
perché tanti altri potessero fare la loro stessa esperienza
di vita, col Vangelo che lentamente ma profondamente, ti cambia
nell'intimo.
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L'esperienza
del Vangelo
non è mai conclusa
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Ma
noi uomini, facilmente, riduciamo alla nostra misura limitata questa
esperienza che non viene dalla terra. Siamo portati ad accontentarci
di quanto abbiamo conosciuto, di quanto abbiamo cominciato a vedere;
questo è limitare, soffocare il respiro dello Spirito che
agisce in noi.
"Molte
cose ho ancora da dirvi", dice il Signore ai discepoli,
e ripete oggi a noi. Molte cose abbiamo ancora da scoprire e da
vivere.
La
gioia dell'incontro nella festa che abbiamo celebrato ci mostra
la fecondità di un cammino col Signore. Ma questo cammino
è lungo una strada che porta lontano. "Quando verrà
lo Spirito di verità, egli vi guiderà alla verità
tutta intera", continua il Signore.
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Lasciamo
che lo Spirito operi in noi, senza frenarlo |
Bisogna
pensare alla vita della comunità del Signore non secondo
le nostre piccole soddisfazioni, le visioni limitate che a noi già
sembrano molto larghe; bisogna entrare nella dimensione dello Spirito
e diventare docili alla sua azione, perché il suo soffio
conduca i passi della comunità dove egli vorrà.
I
nostri dubbi, le nostre resistenze, i nostri limiti, vengono vinti
dall'azione dello Spirito, che scioglie, illumina, raccoglie, rende
capaci di perdonare, di andare incontro.
La
nostra vita, da quando abbiamo cominciato a metterci alla Scuola
del Vangelo, è entrata in un mistero grande, il mistero dell'amore
di Dio.
La
festa della Trinità, oggi, non è una dottrina complicata
nello sforzo di capire che cosa è; è piuttosto la
dimensione dell'amore di Dio che si manifesta a noi; è la
vita stessa di Dio, fatta di questo legame profondo fra il Padre,
il Figlio e lo Spirito Santo, che è un legame di amore.
Noi
siamo posti davanti a questo mistero, cioè davanti a questa
realtà di amore che supera il nostro modo di intendere l'amore
e siamo chiamati ad entrare in questa sfera superiore, in questo
mondo di Dio che è per realizzare pienamente le nostre umanità.
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La
pedagogia del Signore |
"Molte
cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne
il peso".
L'amore paziente del Signore si manifesta in questa gradualità
con cui egli ci guida all'esperienza dell'amicizia con Lui, alla
comprensione dei rapporti fra noi, con i poveri, con il dolore di
questo mondo. Vivere col Signore significa crescere nella comprensione
di questo mondo, di noi stessi, ma crescere nell'amore che il Signore
dona largamente a quelli che si aprono con fiducia a Lui.
Il
Signore ci vuole bene e attende con paziente amore che noi ci radichiamo
sempre di più in Lui, meditando la sua Parola. Egli desidera
che noi cresciamo con la forza di questo amore, che manifestiamo
in maniera più forte, più larga che tutti possono
vivere in questa via di amore.
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Pregare,
amare, desiderare |
"Tu,
dunque, quando nella tua fede t'imbatti in un più occulto
mistero, osa e di', non per il desiderio di incontrare, ma di seguire:
Come avvengono queste cose? Ma la tua domanda sia la tua preghiera,
il tuo amore e il tuo umile desiderio. [
]
Sbrigati,
dunque, a farti partecipe dello Spirito Santo. È presente,
quando viene invocato; se non ci fosse, non sarebbe invocato. E
quando viene, viene con l'abbondanza della benedizione di Dio. È
fiume impetuoso, che letifica la città di Dio.
E
quando arriva, se ti trova umile, sereno e rispettoso della Parola
di Dio, si poserà su di te, e ti rivelerà ciò
che il Padre nasconde ai sapienti e avveduti di questo mondo; e
cominceranno a brillare ai tuoi occhi quelle cose che i discepoli
non riuscirono ad assorbire, finché non fosse venuto lo Spirito
di verità, che avrebbe detto loro tutta la verità.
Verità che non può essere rivelata da nessun uomo"
(Guglielmo
di Saint-Thierry, Speculum fidei).
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