02 - Il Padre buono
 
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I bambini ci presentano
la parabola del Padre misericordioso

(Luca 15, 11-32)

Testo della traduzione interconfessionale in lingua corrente
11 Gesù raccontò anche questa parabola: «Un uomo aveva due figli.
12 Il più giovane disse a suo padre: "Padre, dammi subito la mia parte d'eredità". Allora il padre divise il patrimonio tra i due figli.
13 «Pochi giorni dopo, il figlio più giovane vendette tutti i suoi beni e con i soldi ricavati se ne andò in un paese lontano. Là, si abbandonò a una vita disordinata e così spese tutti i suoi soldi.
14 «Ci fu poi in quella regione una grande carestia, e quel giovane non avendo più nulla si trovò in grave difficoltà.
15 Andò allora da uno degli abitanti di quel paese e si mise alle sue dipendenze. Costui lo mandò nei campi a fare il guardiano dei maiali.
16 Era talmente affamato che avrebbe voluto sfamarsi con le ghiande che si davano ai maiali, ma nessuno gliene dava.
17 «Allora si mise a riflettere sulla sua condizione e disse: "Tutti i dipendenti di mio padre hanno cibo in abbondanza. Io, invece, sto qui a morire di fame.
18 Ritornerò da mio padre e gli dirò: Padre ho peccato contro Dio e contro di te.
19 Non sono più degno di essere considerato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi dipendenti".
20 «Si mise subito in cammino e ritornò da suo padre. «Era ancora lontano dalla casa paterna, quando suo padre lo vide e, commosso, gli corse incontro. Lo abbracciò e lo baciò.
21 Ma il figlio gli disse: "Padre, ho peccato contro Dio e contro di te. Non sono più degno di essere considerato tuo figlio".
22 «Ma il padre ordinò subito ai suoi servi: "Presto, andate a prendere il vestito più bello e fateglielo indossare. Mettetegli l'anello al dito e dategli un paio di sandali.
23 Poi prendete il vitello, quello che abbiamo ingrassato, e ammazzatelo. Dobbiamo festeggiare con un banchetto il suo ritorno,
24 perché questo mio figlio era per me come morto e ora è tornato in vita, era perduto e ora l'ho ritrovato". E cominciarono a far festa.
25 «Il figlio maggiore, intanto, si trovava nei campi. Al suo ritorno, quando fu vicino alla casa, sentì un suono di musiche e di danze.
26 Chiamò uno dei servi e gli domandò che cosa era successo.
27 Il servo gli rispose: "È ritornato tuo fratello, e tuo padre ha fatto ammazzare il vitello, quello che abbiamo ingrassato, perché ha potuto riavere suo figlio sano e salvo".
28 «Allora il fratello maggiore si sentì offeso e non voleva neppure entrare in casa. Suo padre usci e cercò di convincerlo a entrare.
29 «Ma il figlio maggiore gli disse: "Da tanti anni io lavoro con te e non ho mai disubbidito a un tuo comando. Eppure tu non mi hai dato neppure un capretto per far festa con i miei amici.
30 Adesso, invece, torna a casa questo tuo figlio che ha sprecato i tuoi beni con le prostitute, e per lui tu fai ammazzare il vitello grasso.
31 «Il padre gli rispose: "Figlio mio, tu stai sempre con me e tutto ciò che è mio è anche tuo.
32 Io non potevo non essere contento e non far festa, perché questo tuo fratello era per me come morto e ora è tornato in vita, era perduto e ora l'ho ritrovato"».

 

 


Bambino 1:
Gesù oggi ci vuole parlare del Padre suo, quanto egli vuole bene ad ognuno di noi; egli, quando ci allontaniamo da lui, ci aspetta sempre e spera che noi ritorniamo. Aspetta con pazienza, senza obbligare nessuno.

Bambino 2:
Proprio per questo oggi ci racconta una parabola, una storia pensata da Gesù per noi.

 

 

 


Narratore:

C’era un padre che aveva due figli. Un giorno il più giovane si presenta a lui.

Figlio:
Padre, voglio la mia parte dei soldi, perché voglio andare via da questa casa.

Padre: Se tu vuoi così, non posso obbligarti a fare come piace a me. Ecco la parte che ti spetta.

Narratore:
Il Padre sa che così il figlio si allontana da lui, ma rispetta il suo modo di fare.

Figlio: (per strada)
Come sono contento! Adesso potrò uscire quanto voglio, comprarmi tante cose, fare feste, mangiare e bere quando ho voglia!



Narratore:
E così fa per un certo periodo. Ma dopo un po' di tempo i soldi che ha, finiscono. Si mette a cercare un lavoro, ma c’è una grande crisi e non trova lavoro. Alla fine trova solo un lavoro come guardiano di maiali.

Figlio:
Come sono triste! Come mi sono ridotto! Perché me ne sono andato di casa? Da mio Padre potrei mangiare, lì non manca niente a nessuno. E ora che faccio? Forse se torno da lui e gli dico di non trattarmi più come suo figlio, ma come uno dei servi, mi perdonerà!

 

 

 


Narratore:

Il Figlio non sa quanto il Padre gli vuole bene. Ma un giorno si alza e si mette in cammino verso il Padre. Il Padre lo aspetta, ogni giorno guarda dalla porta per vedere se quel figlio suo ritorna. Così un giorno ...

Padre:
(Lo vede quando è ancora lontano e corre verso di lui) Figlio mio, sei tornato! (lo abbraccia e lo bacia)

Figlio:
(il figlio piange) Papà, ho peccato! Non trattarmi più come tuo figlio!

Padre:
Figlio mio, sei vivo! Adesso vieni, sei sporco, làvati e subito prepariamo una grande festa. Sei tornato!

 

 

 

 

 




Narratore:

Mentre si festeggia, ritorna il figlio più grande dal lavoro e chiede:

Figlio Grande:
Ma che è questa musica?

Servo:
Tuo fratello è tornato. Tuo Padre è così contento che ha fatto fare una grande festa. Vieni!

Figlio Grande:
Non ci penso proprio a entrare! Io, quello lì, mica lo festeggio!

Narratore:
Il Padre viene a sapere che l’altro figlio si è arrabbiato, ed esce per parlare con lui.

Padre:
Figlio, vieni! Tuo fratello è tornato!

Figlio Grande:
Non voglio venire! Io da sempre sto con te, faccio tutto quello che mi dici di fare. E tu mai mi hai fatto una festa così! Lui se ne è andato, ha buttato via i tuoi soldi. Ora è tornato e tu gli fai tutta questa festa! Non sono d’accordo, non è giusto!

Padre:
Figlio, ma che dici? Tutto quello che è mio, è tuo. Ma questo tuo fratello era come morto e ora è tornato alla vita. Bisognava festeggiare, perché lui è tornato e sta di nuovo con noi.

Narratore:
Che ve ne pare? È esagerato questo Padre nel volere tanto bene? Oppure siamo noi troppo cattivi, troppo avari, troppo egoisti? Amare, voler bene, voler bene sempre di più: non è questa la cosa più bella, la cosa che più conta nella vita?