Dormitorio pubblico:
un altro incontro con i nostri amici
25 marzo 2001


Domenica 25 marzo, abbiamo rivisto tutti insieme i nostri amici del Dormitorio pubblico.

Dal giorno dell'Epifania - a parte gli incontri la domenica mattina, quando al momento della loro uscita portiamo loro una tazzina di caffè caldo - erano mancati momenti di incontro comuni; perciò abbiamo organizzato un pomeriggio insieme: c'è voglia di parlare insieme, rafforzare quel legame di amicizia che col tempo diviene sempre più solido, settimana dopo settimana.

La domenica mattina, infatti, la tazzina di caffè offerta è l'occasione per incontrarci, scambiare alcune parole con quelli che possono fermarsi un po', prima di affrontare il giorno festivo: per chi è senza casa e vive lontano dalla famiglia, infatti, la domenica può anche essere un giorno più triste degli altri, perché maggiormente si avverte la solitudine e si risente dei disagi di una giornata trascorsa all'aperto, in attesa di rientrare la sera al Dormitorio.

Ma torniamo all'incontro di domenica sera.



Come sempre, alla preparazione dell'incontro ha collaborato tanta gente, nostri amici, ma anche persone che ci conoscono da poco e sono contente di partecipare a queste nostre piccole iniziative. Qualcuno ha dato un semplice contributo o ci ha regalato il vino, il pane e il dolce. Insomma ognuno ha dato o ha fatto qualche cosa.

Il nostro incontro, come sempre, ha avuto inizio con la liturgia. Questa volta c'era un'aria speciale. Infatti dopo la lettura e la spiegazione del vangelo in molti abbiamo pregato.

Alcuni ospiti del Dormitorio che di solito sono taciturni o non partecipano alla liturgia hanno fatto una preghiera personale.

Tutti insieme abbiamo pregato per la pace e per il rafforzarsi dei legami di amicizia tra gli uomini.

Siamo passati poi nel refettorio dove tutti i tavoli erano pronti con belle tovaglie e con fiori. Alcuni di noi già dal primo pomeriggio erano ai fornelli : il loro impegno è stato premiato con la soddisfazione degli ospiti che hanno particolarmente apprezzato piatti che solitamente non mangiano.

Anche in questo caso però ci siamo accorti che gli amici del Dormitorio non badavano tanto alle pietanze, ma gradivano in particolare il clima amichevole e tranquillo che ci ha accompagnato fino alla fine della cena: si sentivano a loro agio con noi e noi stavamo bene con loro.
Quelli di noi che per la prima volta hanno partecipato alla cena si sono trovati bene e sono stati accolti favorevolmente dagli ospiti del Dormitorio.
Intorno ai dodici tavoli si sono insomma creati tanti gruppetti di amici, che si conoscono ormai da un paio d'anni e che un po' alla volta hanno imparato a vincere in queste occasioni diffidenze e timori. Con il tempo abbiamo cominciato a camminare fianco a fianco con i nostri nuovi amici. Si è instaurato un rapporto di fiducia. Infatti ci confidano i loro problemi e ci raccontano le loro storie e per loro questo non è più imbarazzante. Insomma ora possiamo dire che ci conosciamo molto meglio e ci vogliamo più bene.

Durante la cena, in un'atmosfera di serenità, è stato bello parlare, ascoltare i problemi di chi aveva voglia di aprirsi, ma è stato anche bello scherzare e scambiarsi qualche battuta divertente, come in genere si fa tra amici che escono la sera insieme.



Certamente nessuno degli ospiti del Dormitorio durante questa serata ha risolto qualcuno dei suoi gravi problemi, ma quest'incontro, questo scambio affettivo, ha senz'altro aiutato tutti loro e tutti noi a sentire meno la solitudine, a trascorrere momenti un po' meno grigi in compagnia, forse perfino ad affrontare meglio la settimana. Se questo è vero vuol dire che un piccolo risultato è stato raggiunto.

E pensare che tutto è cominciato con una tazzina di caffè, ma da allora un po' di strada è stata percorsa.

Grazie ancora una volta a quanti ci hanno aiutato a regalare ai nostri amici più piccoli un'altra serata speciale.