Domenica 25 marzo, abbiamo rivisto tutti insieme i nostri amici
del Dormitorio pubblico.
Dal giorno dell'Epifania - a parte gli incontri
la domenica mattina, quando al momento della loro uscita portiamo
loro una tazzina di caffè caldo - erano mancati momenti di
incontro comuni; perciò abbiamo organizzato un pomeriggio
insieme: c'è voglia di parlare insieme, rafforzare quel legame
di amicizia che col tempo diviene sempre più solido, settimana
dopo settimana.
La domenica mattina, infatti, la tazzina
di caffè offerta è l'occasione per incontrarci, scambiare
alcune parole con quelli che possono fermarsi un po', prima di affrontare
il giorno festivo: per chi è senza casa e vive lontano dalla
famiglia, infatti, la domenica può anche essere un giorno
più triste degli altri, perché maggiormente si avverte
la solitudine e si risente dei disagi di una giornata trascorsa
all'aperto, in attesa di rientrare la sera al Dormitorio.
Ma torniamo all'incontro di domenica sera.
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Come sempre, alla preparazione dell'incontro ha
collaborato tanta gente, nostri amici, ma anche persone che ci conoscono
da poco e sono contente di partecipare a queste nostre piccole iniziative.
Qualcuno ha dato un semplice contributo o ci ha regalato il vino,
il pane e il dolce. Insomma ognuno ha dato o ha fatto qualche cosa.
Il nostro incontro, come sempre, ha avuto inizio
con la liturgia. Questa volta c'era un'aria speciale. Infatti dopo
la lettura e la spiegazione del vangelo in molti abbiamo pregato.
Alcuni ospiti del Dormitorio
che di solito sono taciturni o non partecipano alla liturgia hanno
fatto una preghiera personale.
Tutti insieme abbiamo pregato
per la pace e per il rafforzarsi dei legami di amicizia tra gli
uomini.
Siamo passati poi nel refettorio dove tutti i tavoli
erano pronti con belle tovaglie e con fiori. Alcuni di noi già
dal primo pomeriggio erano ai fornelli : il loro impegno è
stato premiato con la soddisfazione degli ospiti che hanno particolarmente
apprezzato piatti che solitamente non mangiano.
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Anche in questo caso però ci siamo
accorti che gli amici del Dormitorio non badavano tanto alle pietanze,
ma gradivano in particolare il clima amichevole e tranquillo che ci
ha accompagnato fino alla fine della cena: si sentivano a loro agio
con noi e noi stavamo bene con loro.
Quelli di noi che per la prima volta hanno partecipato alla cena si
sono trovati bene e sono stati accolti favorevolmente dagli ospiti
del Dormitorio. |
Intorno ai dodici tavoli si sono insomma creati
tanti gruppetti di amici, che si conoscono ormai da un paio d'anni
e che un po' alla volta hanno imparato a vincere in queste occasioni
diffidenze e timori. Con il tempo abbiamo cominciato a camminare fianco
a fianco con i nostri nuovi amici. Si è instaurato un rapporto
di fiducia. Infatti ci confidano i loro problemi e ci raccontano le
loro storie e per loro questo non è più imbarazzante.
Insomma ora possiamo dire che ci conosciamo molto meglio e ci vogliamo
più bene.
Durante la cena, in un'atmosfera di serenità,
è stato bello parlare, ascoltare i problemi di chi aveva
voglia di aprirsi, ma è stato anche bello scherzare e scambiarsi
qualche battuta divertente, come in genere si fa tra amici che escono
la sera insieme.
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Certamente nessuno degli ospiti del Dormitorio
durante questa serata ha risolto qualcuno dei suoi gravi problemi,
ma quest'incontro, questo scambio affettivo, ha senz'altro aiutato
tutti loro e tutti noi a sentire meno la solitudine, a trascorrere
momenti un po' meno grigi in compagnia, forse perfino ad affrontare
meglio la settimana. Se questo è vero vuol dire che un piccolo
risultato è stato raggiunto.
E pensare che tutto è cominciato con una
tazzina di caffè, ma da allora un po' di strada è
stata percorsa.
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Grazie ancora una volta a quanti ci hanno aiutato
a regalare ai nostri amici più piccoli un'altra serata speciale. |
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