Anche
le macchine fatte dall'uomo, da quelle più semplici
a quelle più complesse, hanno bisogno, di tempo in
tempo, di fermarsi, essere messe a punto per poter svolgere
la loro funzione.
Si fermano le macchine, si fanno dei controlli, si cambia
qualche pezzo se c'è n'è bisogno, si fanno
delle pulizie specialmente alle parti in movimento, e dopo
un controllo generale si fa ripartire la macchina.
Ma
quando, noi uomini di questa società moderna, abbiamo
il tempo per fermarci e provare a mettere a punto la nostra
vita?
Alcuni
- quelli che ne hanno la possibilità - "fanno
il week-end", trascorrono il fine settimana a riposarsi,
per rilassarsi dello stress dei giorni lavorativi, per poter
meglio riprendere il lavoro il lunedì seguente. Certamente
è un riposo per il corpo, ed è sicuramente
di aiuto.
Ma
siamo noi solo corpo, solo bisogni materiali?
Non abbiamo noi anche uno spirito, una coscienza che richiede
un po' di attenzione?
C'è un modo di far riposare anche il nostro spirito?
Abbiamo tempo per fermarci a riflettere, a chiederci verso
dove stiamo andando?
E se ne abbiamo voglia, come riflettere su se stessi e sulla
propria vita?
Confrontarsi? E con chi?
Con quali punti di riferimento?
Ecco
una prima difficoltà: i punti di riferimento.
Per
chi si professa credente, i punti di riferimento dovrebbero
essere le parole delle Scritture, del libro del Vangelo.
Ma sembra di poter dire che i cattolici non hanno, in passato,
prestato molta attenzione alle Scritture sante.
Oggi
certamente c'è più attenzione al libro santo,
la Bibbia, ma tanti che si dicono cristiani ne sono ancora
lontani.
La Chiesa cattolica - e anche le altre chiese cristiane
(ortodossa e protestante) - hanno, lungo il corso dell'anno,
un tempo detto "Quaresima", che precede i quaranta
giorni prima di Pasqua. Sono, per l'appunto, giorni in cui
i cristiani sono invitati a fermarsi, a confrontarsi con
le Scritture per rivedersi in modo nuovo, alla luce del
Vangelo, e riordinare le idee, raddrizzare i propri percorsi
mentali e affettivi.
Per
chi si considera non credente, o lontano dalla Chiesa, anche
lui potrebbe in questo tempo cercare degli spazi di silenzio,
di riflessione, per ricercare quei valori umani, che sembrano
universali, a cui riferirsi, riorientarsi. Sono i valori
della pace, della convivenza pacifica, della giustizia,
della comprensione verso gli altri, dell'aiuto a quelli
che hanno meno
e l'elenco si può aggiornare
secondo le proprie convinzioni.
Tutti
abbiamo bisogno di un tempo di riposo dello spirito, di
un confronto della nostra vita con quei valori in cui ci
riconosciamo.
Certamente ne conseguirà una rigenerazione per noi
e per l'ambiente umano che frequentiamo.
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