parrocchia
san Gennaro all'Olmo - Napoli
Tempo di
Prime Comunioni
aiutare i bambini
ad andare oltre il giorno della festa
 


Comunioni 2002

I segni del maggior benessere di cui godiamo un po' tutti, anche se in misura diversa, si manifestano anche in occasione delle Prime Comunioni.

In questo periodo un po' in tutte le parrocchie si celebra la festa della Prima Comunione dei nostri bambini.

Anche noi, qualche settimana fa, abbiamo avuto i nostri bambini che si sono avvicinati per la prima volta all'altare.

Normalmente questo giorno è preceduto da una preparazione di due anni, seguendo il catechismo preparato per loro su indicazione dei Vescovi Italiani.

Lungo il corso di questi ultimi anni si è andato sempre più accentuando lo spazio dei festeggiamenti, dei pranzi con invitati, con partecipazioni … Certamente ci vogliono dei momenti gioiosi che sottolineano l'importanza e la bellezza di quel giorno.

Ma temo che tante volte proprio questo aspetto finisce col prevalere e mettere in ombra il motivo della festa: l'incontro col Signore Gesù che si fa nostro cibo e nostra bevanda, per nutrirci e sostenerci nel cammino della vita.


Credo sia molto importante non solo far conoscere episodi e discorsi nella vita terrena di Gesù, attraverso le pagine del Vangelo, ma far incontrare il bambino, assieme ad altri suoi coetanei, col Signore stesso attraverso esperienze di incontro: nella preghiera, con i poveri, con le persone più grandi che vivono una esperienza viva di fede.

Questo rimanda alla situazione di vita delle nostre parrocchie. Dove c'è una comunità di persone - adulti, giovani, anziani - che sono realmente famiglia del Signore, è possibile farli incontrare con loro, far conoscere come i più grandi vivono la propria fede.


È importante per i bambini vedere la comunità, vedere degli adulti che ascoltano il Vangelo, che stanno insieme, che sono amici, che diventano famiglia del Signore. Ed è importante che vedano come i più grandi provano a mettere in pratica il Vangelo.

Gesù pregava, incontrava malati, tanti poveri, le persone disprezzate o messe da parte. I bambini hanno bisogno di vedere come e quando le persone più grandi della comunità nella quale vengono a inserirsi pregano insieme; come e quando si incontrano fra di loro; come e quando si avvicinano ai poveri, se c'è un servizio stabile di vicinanza e di amicizia con le persone più deboli e povere.


Quando un giorno - come ci racconta il vangelo di Giovanni (1, 35-39) - il Battista indica Gesù dicendo a quelli che gli stavano intorno "Ecco l'agnello di Dio!", due persone si misero a camminare dietro Gesù.

Ad un certo punto Gesù si volta e chiede: "Che cercate?". I due erano Andrea e Giovanni e gli dicono: "Dove abiti?". E Gesù risponde: "Venite e vedrete".
Penso che questo dovrebbe essere il nostro modo di rispondere alle domande, al desiderio di conoscere dei nostri bambini: "Venite e vedrete".

Credo sia importante non limitarsi ad un catechismo fatto di una conoscenza di episodi e parole, pur necessario, ma far incontrare i bambini con una comunità di persone che cerca di vivere ogni giorno secondo il Vangelo.