È
una immagine emblematica dello scorrere della nostra vita.
Si va e si viene, si fa fatica a fermarsi un po' a riflettere
su di sé e su quello che è meglio per noi
e per gli altri.
In
questi giorni, mentre si intensificano i richiami per
i regali di Natale, in sordina la Chiesa comincia a vivere
un altro anno che ruota attorno agli avvenimenti della
vita di Gesù, dalla nascita ai vari momenti della
sua vita pubblica fino ai momenti drammatici della passione
e poi della resurrezione.
Dico
"in sordina" perché il mondo non si accorge
di questa occasione per riflettere sul tempo che scorre,
sul senso di ciò che viviamo. La vita finisce per
essere scandita da questi tempi di festa, dai nostri piccoli
successi o insuccessi.
L'anno
scandito dalle varie tappe della vita di Gesù è
un invito a vivere una dimensione non solo materiale e
terrena per la nostra vita, ma a far entrare Dio nel nostro
tempo, il tempo delle nostre giornate, dei mesi e degli
anni che scorrono.
Prendere
in mano il Vangelo e vedere tutto quello che noi viviamo
con la luce che viene da questo piccolo libro, è
far entrare Dio nel nostro tempo, trasformare il nostro
tempo nel tempo di Dio, vissuto con lui.
Tante
volte, pur avendo il necessario per vivere e anche il
superfluo, avvertiamo un malessere, una insoddisfazione,
un vuoto per qualcosa che manca. È la dimensione
spirituale di cui la nostra umanità non può
fare a meno.
Con
piccoli spazi di lettura, di riflessione, di pause di
silenzio possiamo cominciare a colmare questo vuoto e
intravedere una dimensione di vita più piena, più
completa.
|