parrocchia
san Gennaro all'Olmo - Napoli
Il nostro week-end romano
"tre giorni ricchi di: incontri, conoscenze, esperienze, visite e crediamo anche... carichi di conseguenze per il futuro "
 

Stare insieme in una grande città lontano dalle nostre case

È proprio vero, noi, il nostro gruppetto, anche se non tutti, eravamo proprio lì alla stazione, ad aspettare il treno che ci avrebbe portato a Roma in quella calda mattina del 18 giugno.

Roma tante cose da vedere, tante cose ci sono da fare.

Riusciremo in tre giorni?

Ma l'emozione più grande: poter stare insieme in tanti.

È vero noi siamo abituati a stare insieme, a vederci, a uscire insieme. Veramente con qualcuno ho anche dormito qualche volta, ma…. Stare insieme di notte e di giorno vivere insieme quest'avventura. Beh veramente è un'altra cosa.

Un'altra novità: Eugenia. Una ragazza ucraina, conosciuta da pochissimo, poche ore soltanto eppure saremo insieme.

La nostra dimora romana: una villa a due piani. Prestataci dagli amici di una parrocchia che usano il grande salone di questa villa per una mensa per i poveri alcuni giorni a settimana.

Raggiungere questo posto è stato facile grazie alla metropolitana. E di questo mezzo ci siamo serviti molto per le nostre uscite.

Volevamo vedere tante cose, tra cui alcune di quelle viste in televisione ma molto più emozionanti viste da vicino: il colosseo, piazza Venezia, la fontana di Trevi, piazza di Spagna, piazza Navona e tanti altri posti.

Ci siamo divertiti a fare i turisti, ma non abbiamo fatto solo quello.

Molto interessante è stata la visita alle catacombe di San Callisto.

A scuola abbiamo studiato delle persecuzioni

dei primi cristiani ma vedere quei posti dove tanti ancora sono i segni della fede di questi uomini è molto emozionante.

Intere famiglie sono state sepolte lì proprio nel desiderio di stare insieme; alcuni avevano comprato spazi e creato delle cappelline private.

Avevano bisogno di spazi per la sepoltura ma desideravano stare insieme e da qui l'esigenza di scavare in profondità per ottenere più livelli.

Oggi solo una parte di questi è percorribile.

I primi cristiani non sempre sono stati perseguitati ma tanti hanno trovato la morte proprio al colosseo.

Con la memoria di questi martiri cristiani, abbiamo anche visitato le Fosse Ardeatine.

Luogo dove tanti italiani furono uccisi durante la seconda guerra mondiale.

La guerra non è una cosa buona e vedere queste tombe tutte allineate dove si possono leggere nomi di persone appartenenti alla stessa famiglia, di persone di giovane età e persone senza nome è molto triste.

Passando accanto a queste tombe abbiamo

pregato perché le guerre finiscano e venga la pace in ogni parte del mondo.

La vita è un bene prezioso, e non va sprecato.

Per questo siamo passati a salutare alcuni amici anziani che vivono in una casa un po' particolare.

.È un villino a più piani con un po' di giardino, ma la sua particolarità sta negli inquilini
Ai primi due piani ci sono mini appartamenti con persone anziane che vivono sole.

Al terzo piano un appartamento più grande ospita circa 10 anziani che vivono insieme a delle persone più giovani che si prendono cura di tutti loro.

Tra di loro Elena che ha 106 anni e altre più giovani circa novantenni.

A Elena piace molto la canzone napoletana e qui abbiamo intonato o meglio stonato una canzone. Lei ci ha poi recitato una poesia in romanesco.

Certo vedere un bel gruppetto di anziani sereni, voluti bene, curati è proprio bello ma è ancora più sconvolgente sentire che loro nonostante l'età e la debolezza del loro corpo, si preoccupano delle persone più povere.

Ogni mese mandano dei soldi in Mozambico per mantenere una bambina adottata a distanza, due volte a settimana alcune di loro escono per andare ad aiutare chi prepara i panini per le persone che vivono per strada.

Questo per noi è importante. Ci aiuta a riflettere sull'importanza della vita, a qualunque età, in qualunque condizione. Significa andare contro corrente, significa lavorare per la pace.

Siamo andati a visitare il ghetto ebreo, anche questo un luogo di memoria, per la violenza fatta contro tante persone.

 

Un'altra tappa importante del nostro viaggio è stata la liturgia festiva.

È proprio dall'incontro con Gesù che sono nati tanti desideri di stare vicino alle persone più deboli, di conoscere cosa succede nei posti più vicino a noi ma anche più lontani.

Abbiamo capito che non è possibile vivere pensando solo a noi stessi, ma è bello vivere insieme e in pace, ma questo è qualcosa che si costruisce giorno per giorno.

Infatti al termine del nostro viaggio siamo molto contenti perché tra di noi ci vogliamo più bene, ci conosciamo di più, abbiamo in comune più cose ma soprattutto il desiderio di

continuare a stare insieme e far conoscere agli altri le nostre esperienze.
anna, milena, colomba, sara e ....