parrocchia
san Gennaro all'Olmo Napoli
NO JUSTICE WITHOUT LIFE
NON C'E' GIUSTIZIA SENZA VITA

NO ALLA PENA DI MORTE

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La cosa di cui vi voglio parlare, non è una cosa che si vede solo nei film o che è esistita e non c'è più, anzi, purtroppo è ancora attiva.

Voglio parlarvi della pena di morte.

In effetti può sembrare che condannare a morte una persona non sia una cosa tanto grave, ma se poi si riflette, si comincia a capire che non è giusto, non abbiamo diritto di scegliere di far continuare o fermare la vita altrui, nean-

che se costui ha fatto del male e credo che sia una cosa ancora più crudele se si pensa che alcuni individui sono stati uccisi pur essendo innocenti.

Io ed altri miei amici, abbiamo deciso di interrompere il silenzio che c'è tra le persone che vivono nel braccio della morte e noi che viviamo nella società, aderendo ad un'iniziativa che mette in contatto le persone che sono in carcere e quelli che sono fuori.

Abbiamo iniziato con lo scrivere delle cartoline per alcuni che si trovano nel braccio della morte in diversi Paesi in occasione di una giornata, il 10 ottobre, di sensibilizzazione contro la pena di morte, e poi abbiamo iniziato un rapporto di corrispondenza con Roy, anch'egli detenuto in attesa di essere eseguito.

Anche se per me è difficile comunicare in inglese, ho provato gioia nello scrivergli quella lettera perché so che serve a non isolare del tutto quelle persone.

Infatti le persone che vivono nel braccio della morte, sono sole per tutto il giorno e neanche durante l'ora d'aria possono incontrarsi con altri detenuti.

Possono solo in alcuni casi leggere o scrivere, non sempre possono avere una radio per avere notizie.

I rapporti con le famiglie sono in tanti casi inesistenti. Ricevere delle visite è quindi quasi impossibile.
Da qui l'importanza di avere un rapporto, di poter essere considerato vivo, perché in queste condizioni si muore


"se uccidere è sbagliato, perché tra poco mi uccideranno?"

un poco ogni giorno.

È vero che molte delle persone che sono in carcere hanno commesso dei reati molto brutti. È altrettanto vero che la pena di morte viene applicata in diversi Stati per diversi reati.

Molto giusto quindi è punire ma è importante che abbiamo presente che si tratta di esseri umani.

Non è possibile uccidere pensando di fare una cosa giusta.

Inoltre tante delle persone che vengono condannate a morte sono persone che hanno avuto una vita molto difficile, spesso hanno commesso i crimini in condizioni di incoscienza, molti appartengono a minoranze etniche, tanti sono poveri e non hanno avuto una buona difesa.

Da considerare è che in tanti Paesi dove viene applicata la pena di morte i crimini non diminuiscono, questo significa che non è vero che serve per ridurre il male.

La pena di morte crea soltanto altre vittime, altri lutti, aumenta l'odio e il rancore tra le persone.

Per questo io con i miei amici penso che sia importante parlare di quanto sia brutto condannare a morte le persone, e quanto sia importante far riflettere sull'importanza della vita. Parlare contro la pena di morte è parlare di pace.

È sperare in un mondo più umano dove ci sia giustizia per tutti.