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san Gennaro all'Olmo - Napoli
la Bibbia
Vecchio Testamento
Libro del Qoèlet
 
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Il libro del Qoèlet
 

Donna incoronata e con l'indice alzato
sulle mura di una città

Nel tempo quaresimale si propone la lettura del Qoèlet.

Il termine “qoèlet” significa “uomo dell’assemblea”, dall’ebraico qahal. L’autore però si presenta come Salomone, figlio di Davide, per dare autorità a queste parole.

Anche il libro dei Proverbi e della Sapienza sono posti sotto la medesima paternità salomonica.

Il testo va ambientato nel III secolo prima di Cristo in una società segnata dal confronto del piccolo resto di Israele con le grandi culture persiana ed ellenista.

Qoèlet mettere in discussione tutti gli aspetti della vita e invita ad una visione distaccata dell’esistenza: “Vanità delle vanità, dice Qoèlet, vanità delle vanità: tutto è vanità”. Una cosa sola è certa per l’autore: “Ricordati del tuo creatore nei giorni della tua giovinezza, prima che vengano giorni tristi e giungano gli anni di cui dovrai dire: Non ci provo alcun gusto” (12,1).

E alla fine del libro ripete: “Conclusione del discorso, dopo aver ascoltato tutto: temi Dio e osserva i suoi comandamenti, perché qui sta tutto l’uomo”. Questa è la vera sapienza dell’uomo, che il libro dei Proverbi aveva già indicato: “Il timore del Signore è principio della scienza” (1,7).

Vivere con questa sapienza aiuta a discernere ciò che è buono e giusto e a compiere il bene.