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Primo libro dei Maccabei
 
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I sette santi Maccabei

Il primo libro dei Maccabei

I libri dei Maccabei sono due opere indipendenti, ma che riguardano uno stesso periodo storico, dominato dalla figura del re seleucide Antioco IV Epifane (175-164 a. C.), che volle ellenizzare il suo regno imponendo la religione, i costumik e le leggi del mondo greco.

L'autore del primo libro dei Maccabei sembra essere un dotto giudeo di Gerusalemme contemporaneo dei fatti accaduti, che ha scritto il libro intorno al 134 a. C. L'introduzione storica descrive la condizione dei Giudei ai tempi dei successori di Alessandro Magno e agli inizi della persecuzione di Antioco IV Epifane.

Successivamente si parla dell'azione di Giuda Maccabeo, di Gionata, il più giovane dei figli di Mattatia e delle gesta di Simone, quando l'azione dei Maccabei ottiene il suo pieno riconoscimento.

Il messaggio centrale del libro è condensato nel testamento di Mattatia che tramanda ai suoi figli un ardente amore per gli insegnamenti ricevuti dai padri, se necessario fino al martirio.

Si tratta di difendere il popolo d'Israele dell'inquinamento dei popoli vicini che vogliono imporre le loro tradizioni pagane. Si esaltano quindi i comportamenti dei credenti che rifiutano ogni cedimento alla mentalità ellenica, anche a costo della morte.

Questi i tratti del credente che emergono dalla narrazione: avere fiducia in Dio, essere fedeli agli insegnamenti e all'alleanza con Dio, perseverare dinanzi alle difficoltà, vivere una religiosità senza fanatismo da testimoni autentici dell'alleanza col Dio di Abramo, di Mosè e dei profeti.