Il libro della Genesi è il primo libro del Pentateuco, parola derivante dal greco che significa i cinque rotoli, ossia i cinque libri.
il Pentateuco ( la Torà, la legge), nella tradizione ebraica, è la parte più importante della Bibbia. Vi sono contenute le origini del popolo di Israele che hanno il momento culminante nella rivelazione di Dio sul monte Sinai a Mosè e nel dono della legge.
Il Pentateuco è il risultato di un lungo processo di riflessione e di redazioni che si è concluso solo nel periodo dopo l'esilio a Babilonia, quindi dopo il 538 a. C.
Il libro della Genesi si sviluppa in due grandi parti: le origini del mondo e dell'umanità (primi 11 capitoli); e poi le origini di Israele e i racconti dei patriarchi, Abramo, Isacco e Giacobbe. (Gen. 12-50).
Gli autori del Pentrateuco, e del libro della Genesi in particolare, non intendono presentarci una narrazione storica degli avvenimenti, quanto piuttosto indicarci il senso che Dio ha dato alla storia fin dalle origini.
Nei primi undici capitoli della Genesi si sottolinea soprattutto che DIo è all'origine della vita e del mondo, che il male non dipende da Dio, ma dall'uomo e dal serpente, l'idolo, il maligno.
Nella seconda parte Dio chiama Abramo, con cui fa alleanza e al quale promette una terra e una numerosa discendenza.
La duplice promessa è come il filo conduttore di tutti i racconti della seconda parte della Genesi.
Abramo è il primo dei credenti e nella sua fede Dio può ricominciare la storia con l'umanità.