Maria ci indica il Figlio

Interrompiamo in questo tempo del Natale - dal 25 dicembre all'8 gennaio - la lettura dei libri dell'Antico Testamento per lasciare spazio al Vangelo delle celebrazioni eucaristiche quotidiane proposte nella liturgia latina, seguendo le feste del periodo fino al Battesimo di Gesù.

La lettura e riflessione dei brani in questo periodo ci fanno interrogare sul senso del Natale, che per tanti - lentamente - si è sganciato da Dio, per cui si vive un Natale fatto di consumi, di feste, di regali, avendo smarrito il senso profondo del messaggio del Natale.

Natale è al centro della nostra fede: Dio che si fa uomo, che nasce piccolo e povero e chiede di trovare spazio nella vita degli uomini.

Anche oggi, come duemila anni fa, molti rimangono estranei a questa nascita, chiusi nelle loro case e nelle loro abitudini di vita. Ma alcune persone povere ed umili - come i pastori - assieme ad altri che cercavano un senso nuovo per la propria vita - come i magi - si mettono in cammino in cerca di Gesù.

Anche oggi ci sono tanti uomini e donne di buona volontà che si mettono in cammino in cerca di Gesù.

È un cammino spirituale, interiore da compiere in maniera personale.

Chi si avvicina ai poveri - e sono tanti quelli che vivono ai margini delle nostre città e nelle periferie del mondo - scopre un senso nuovo per la sua vita e prova sentimenti umani che danno gioia.