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Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio |
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Dal Vangelo di Matteo,
capitolo 5, da 1 a 12.
1Vedendo le folle, Gesù salì sulla montagna e, messosi a sedere, gli si avvicinarono i suoi discepoli. 2Prendendo allora la parola, li ammaestrava dicendo:
3 “Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli.
4Beati gli afflitti, perché saranno consolati.
5Beati i miti, perché erediteranno la terra.
6Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati.
7Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia.
8Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio.
9Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio.
10Beati i perseguitati per causa della giustizia, perché di essi è il regno dei cieli.
11Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. 12Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti hanno perseguitato i profeti prima di voi.
IL POPOLO DELLE BEATITUDINI
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La Chiesa celebra la memoria di tutti i santi facendoci leggere il testo delle beatitudini.
Infatti le beatitudini, che noi troviamo nei Vangeli in due forme diverse in Matteo, (5, 1-12) e Luca (6, 20-23), sottolineano la condizione della vita eterna quando saremo sempre con il Signore e indicano quindi la vita di coloro che già fin da oggi, in comunione con noi tutti, cominciano a gustare la gioia della vita con il Signore.
Nelle beatitudini si manifesta con chiarezza quel popolo di discepoli che Gesù è venuto a costituire, popolo di umili e di poveri. Il loro modello è Gesù. In lui infatti per primo noi vediamo compiersi le beatitudini. E lui infatti il povero, l'afflitto, il mite, l'affamato e assetato di giustizia, il misericordioso, il puro di cuore, l'operatore di pace, il perseguitato fino ad essere messo a morte.
Leggiamo i Vangeli avendo davanti agli occhi le beatitudini e vi troveremo ad ogni passo il Signore Gesù, che è venuto a vincere l'odio con l'amore, l'inimicizia con la misericordia e la mitezza, e che non ha voluto salvare se stesso, ma il mondo.
In lui, povero e umiliato, anche noi troveremo la via che tanti prima di noi hanno trovato, quella via di amore percorsa da Gesù e che sarà anche la nostra ricompensa nei cieli, ma fin da oggi la gioia del centuplo
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