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san Gennaro all'Olmo - Napoli
la Bibbia
Quaresima: Letture feriali e festive Anno A
 
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Letture della Quaresima - Anno A del ciclo liturgico (2016-2017)
 

Gesù viene a salvarci

La Quaresima

Con il Mercoledì delle Ceneri inizia la Quaresima, ossia i quaranta giorni che la Chiesa dedica alla preparazione della Pasqua. È il tempo nel quale siamo chiamati a «ritornare» al Signore. Prima di accostarci alla sua passione, morte e resurrezione è indispensabile purificare i nostri occhi e convertire il nostro cuore a Dio.

Solo così, con un cuore pentito, potremo cogliere i frutti della grande e santa settimana di passione che culmina nel Triduo Santo, memoria dell'ultima cena del Signore, della sua morte e della sua resurrezione.

La Quaresima è il tempo del cuore. Ne abbiamo tanto bisogno, perché facilmente lo perdiamo. La sapienza del Vangelo ci ammonisce: "Dov'è il tuo tesoro, là sarà anche il tuo cuore". Dove mettiamo per davvero il tesoro della nostra vita, delle nostre capacità? Non possiamo servire Dio e le ricchezze, perché alla fine senza sceglierlo, queste si impongono. Un cuore frammentato finisce per non volere bene a nessuno, prigioniero di se stesso e delle sue paure. Senza cuore non sappiamo lottare per la vita vera, ci arrendiamo alle difficoltà, piccole e grandi che siano.

Papa Francesco nel suo messaggio per la Quaresima parla del ricco epulone che non ha cuore perché lo ha messo nel bisso e nel cibo, nel consumo e del povero Lazzaro, che giace alla porta della sua casa. Capiamo che il ricco non ha cuore solo confrontandolo con l'assoluta povertà di Lazzaro e guardando come non lo prende nemmeno in considerazione. L'invito del Papa per la Quaresima è di "non accontentarsi di una vita mediocre" e di farlo crescendo nell'amicizia con il Signore. Questo è convertirsi: riempirsi dell'amore di Dio che ci rende grandi.

Quando non cambiamo diventiamo mediocri! E poi, se non cerchiamo di essere migliori, non restiamo uguali: peggioriamo! La quaresima è allora un tempo di gioia perché ci fa trovare il nostro cuore. Il Signore ha speranza in noi: per questo ci chiede di cambiare! Noi spesso abbiamo ridotto la conversione a sacrificio, ad una rinuncia, che appare inutile di cose belle e attraenti. E poi è così più facile andare dove porta l'istinto, confondendo cuore con emozioni, con i continui stimoli che moltiplicano passioni ma che non insegnano ad amare.

Per cambiare non servono quelle vesti che tanto curiamo, a volte motivo di orgoglio, altre volte motivo di amarezza e tristezza, che sono le apparenze e la considerazione, il fare le cose per farle vedere agli altri (come ammonisce il Vangelo)! Gesù ci ama per quello che abbiamo dentro di noi, non per quello che appare! Per trovare cuore dobbiamo darlo agli altri per davvero, a cominciare da chi ha poca vita, da chi è segnato dalla sofferenza, da chi non è amato e ha bisogno di aiuto.

Siamo liberati dalla tentazione di cercare oggi la nostra ricompensa, di vederla subito, misurarla, possederla, come se lo spazio fosse più importante del tempo. La vera ricompensa del Vangelo infatti è proprio quello che non possediamo, che regaliamo gratuitamente come l'elemosina, senza nessun tornaconto immediato, per solo amore.