Cari bambini
Ascoltiamo dal Vangelo di san Luca al capitolo 23 versetti da 35 a 43:
35 [Dopo che ebbero crocifisso Gesù] il popolo stava a vedere; i capi invece lo deridevano dicendo: «Ha salvato altri! Salvi se stesso, se è lui il Cristo di Dio, l'eletto».
36Anche i soldati lo deridevano, gli si accostavano per porgergli dell'aceto 37e dicevano: «Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso». 38Sopra di lui c'era anche una scritta: «Costui è il re dei Giudei».
39Uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava: «Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e noi!». 40L'altro invece lo rimproverava dicendo: «Non hai alcun timore di Dio, tu che sei condannato alla stessa pena? 41Noi, giustamente, perché riceviamo quello che abbiamo meritato per le nostre azioni; egli invece non ha fatto nulla di male».
42E disse: «Gesù, ricòrdati di me quando entrerai nel tuo regno».
43Gli rispose: «In verità io ti dico: oggi con me sarai nel paradiso».perseveranza salverete la vostra vita.
Questa domenica è l’ultima domenica dell’anno. Voi potete dire: ma non siamo alla fine di dicembre!
È vero. Ma oggi finisce l’anno della liturgia, l’anno della Chiesa. È una data che non corrisponde alla data del nostro calendario.
Il calendario della Chiesa si misura sulla vita di Gesù: domenica dopo domenica noi siamo accompagnati a camminare con Gesù, seguendo le varie tappe della sua vita.
Oggi l’anno della Chiesa si chiude con la festa di Cristo re.
Ma il Vangelo ci parla di Gesù che viene condannato, messo in croce.
Allora è un re sconfitto? Perché Gesù viene messo in croce? Non poteva salvarsi? Certo che poteva salvarsi. Tutti glielo dicono: se tu sei il Figlio di Dio, salva te stesso! Glielo dicono i capi, i soldati, tutti: Salva te stesso!
Questo viene detto anche a noi, quando ci dicono: Pensa a te! Pensa a te! Pensa a te stesso! È un ritornello che ce lo ripetono!
Gesù non è sconfitto perché egli ama. In tutta la sua vita, con le sue parole e le sue azioni, ci dice che pensare solo a se stesso non è una cosa buona. Chi pensa solo a se stesso rimane solo. Rimane solo perché non ama.
La parola “egoista” – ricordate bene questa parola – significa pensare solo a se stessi.
E chi pensa solo a sé non aiuta gli altri: non presta le sue cose al compagno, al fratellino o alla sorellina, vuole vincere sempre lui, vuole essere il più forte, non se ne importa dei poveri.
Insomma il suo cuore è pieno di amore per se stesso, è un “egoista” e ha poco amore per gli altri; anzi a volte il suo cuore diventa senza amore.
Gesù ama sempre e ci insegna a vivere amando. Pensate: sulla croce fa un ultimo atto di amore, salva uno dei due ladri che si rivolge a lui e lo porta in paradiso.
Camminiamo con Gesù sempre, ora che siamo bambini, poi da giovani, da grandi e anche dai vecchi. Chi cammina con Gesù impara a vivere amando gli altri. Sempre! E vive sereno e contento. |