Anche noi bambini leggiamo il Vangelo
17 Gennaio 2010 -
2a Domenica Tempo Ordinario/C

parrocchia san gennaro all'olmo - napoli - se vuoi scriverci questo è l'indirizzo: mariano@psgna.org

Gesù fa il suo primo miracolo.

La pagina del Vangelo di Giovanni ci racconta oggi di un miracolo, il primo miracolo che compie Gesù.
E lo fa durante una festa per il matrimonio di due giovani.

Ascoltiamo dal Vangelo di san Giovanni al capitolo 2, versetti da 1 a 11:

1 Il terzo giorno vi fu una festa di nozze a Cana di Galilea e c'era la madre di Gesù. 2Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli.
3Venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: "Non hanno vino". 4E Gesù le rispose: "Donna, che vuoi da me? Non è ancora giunta la mia ora". 5Sua madre disse ai servitori: "Qualsiasi cosa vi dica, fatela".
6Vi erano là sei anfore di pietra per la purificazione rituale dei Giudei, contenenti ciascuna da ottanta a centoventi litri. 7E Gesù disse loro: "Riempite d'acqua le anfore"; e le riempirono fino all'orlo. 8Disse loro di nuovo: "Ora prendetene e portatene a colui che dirige il banchetto". Ed essi gliene portarono.
9Come ebbe assaggiato l'acqua diventata vino, colui che dirigeva il banchetto - il quale non sapeva da dove venisse, ma lo sapevano i servitori che avevano preso l'acqua - chiamò lo sposo 10e gli disse: "Tutti mettono in tavola il vino buono all'inizio e, quando si è già bevuto molto, quello meno buono. Tu invece hai tenuto da parte il vino buono finora".
11Questo, a Cana di Galilea, fu l'inizio dei segni compiuti da Gesù; egli manifestò la sua gloria e i suoi discepoli credettero in lui.

Sembra una cosa non molto importante quello che è successo: durante la festa è finito il vino.

Maria, la madre di Gesù, nota la cosa, perché in quel tempo, far mancare il vino durante quella festa, significava far diventare tristi un po’ tutti.

E Maria, quasi forzando Gesù, gli dice semplicemente: non hanno più vino. Gesù sembra non voler intervenire, ma poi cede alla richiesta della mamma sua.

Perciò Maria dice ai servitori: “Qualsiasi cosa vi dica, fatela!”.

E i servi fanno quello che dice Gesù. Riempiono i grossi recipienti, ognuno di 80-100 litri, con l’acqua e poi fanno quello che dice Gesù: portateli a tavola. E con meraviglia di tutti l’acqua è diventata vino ed è anche molto buono.

Che significa questo per noi?

Che se facciamo quello che ci dice Gesù, anche noi possiamo operare cambiamenti, fare felici gli altri. Perché chi sta a sentire quello che dice Gesù diventa capace di dare gioia agli altri, di creare amicizia con tutti.

E oggi vogliamo fermarci su quattro cose che sono segno di attenzione e di amicizia verso gli altri, cose che diventano possibili per la forza di amore che la parola di Gesù mette in noi.

Oggi pomeriggio il Papa va a fare visita agli ebrei nella sinagoga di Roma. Voi sapete che per molti e molti anni, non sempre i cristiani cattolici sono stati amici degli ebrei. Eppure Gesù, Maria e i primi amici di Gesù, gli apostoli erano tutti ebrei. Questa visita è un segno di amicizia, di incontro e di dialogo. E da questo impariamo anche noi che dobbiamo dare amicizia a tutti.

Poi vogliamo pregare per le persone che sono state duramente colpite dal terremoto ad Haiti: molti sono morti, moltissimi hanno perso tutto, piangono i loro morti. Noi possiamo aiutarli anche dando qualche euro per loro. E questi soldi li faremo arrivare a loro attraverso degli amici nostri che vivono in quell’isola.

Poi vogliamo pregare perché i cristiani che sono divisi in diverse chiese - cattolici, ortodossi e protestanti - si aiutino vicendevolmente per arrivare a vivere uniti.

Infine vogliamo pregare per gli stranieri che sono venuti in Italia e che spesso vengono trattati molto male. Da Gesù impariamo ad accoglierlo con affetto, con amicizia.

"Qualsiasi cosa vi dica, fatela".


Preghiera a Gesù

Caro Gesù, aiuta gli africani, i poveri di Haiti e proteggili.

Fa che gli abitanti di Losarno accolgano gli africani.