Anche noi bambini leggiamo il Vangelo
11 Marzo 2012 -

3a Domenica Tempo di Quaresima/B

parrocchia san gennaro all'olmo - napoli - se vuoi scriverci questo è l'indirizzo: mariano@psgna.org

Gesù guarda al nostro cuore come alla sua casa

Gesù vuole entrare nel nostro cuore per aiutarci a renderlo ospitale.

Ascoltiamo dal Vangelo di san Giovanni al capitolo 2 versetti da 13 a 25:

13Si avvicinava intanto la Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. 14Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe e, là seduti, i cambiamonete. 15Allora fece una frusta di cordicelle e scacciò tutti fuori dal tempio, con le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiamonete e ne rovesciò i banchi, 16e ai venditori di colombe disse: «Portate via di qui queste cose e non fate della casa del Padre mio un mercato!». 17I suoi discepoli si ricordarono che sta scritto: Lo zelo per la tua casa mi divorerà.
18Allora i Giudei presero la parola e gli dissero: «Quale segno ci mostri per fare queste cose?». 19Rispose loro Gesù: «Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere». 20Gli dissero allora i Giudei: «Questo tempio è stato costruito in quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai risorgere?». 21Ma egli parlava del tempio del suo corpo. 22Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che aveva detto questo, e credettero alla Scrittura e alla parola detta da Gesù.
23Mentre era a Gerusalemme per la Pasqua, durante la festa, molti, vedendo i segni che egli compiva, credettero nel suo nome. 24Ma lui, Gesù, non si fidava di loro, perché conosceva tutti 25e non aveva bisogno che alcuno desse testimonianza sull'uomo. Egli infatti conosceva quello che c'è nell'uomo.

 

Gesù entra nel tempio di Gerusalemme, dove gli ebrei pregavano Dio. Gesù dice: questa è la casa del Padre mio.

Trova che c’è un commercio e dice: la casa del Padre mio è una casa di preghiera, non è un mercato.

Ma Gesù, pensando a noi, non pensa più ad un edificio fatto di pietre e marmi, come il tempio.

Egli pensa a ognuno di noi, come tante pietre vive, che unite formano un edificio non più di pietre, ma di persone.

Gesù pensa a noi che impariamo da lui a vivere insieme, ad essere uniti per mezzo del suo amore che ci fa comprendere che siamo tutti fratelli.

Gesù non vuole che ci siano divisioni fra di noi, non vuole che ognuno pensi solo a se stesso. Facendo così è come se queste pietre vive, che siamo noi, si dividono e non c’è più questo edificio spirituale.

Se togliamo dal nostro cuore ogni pensiero cattivo verso le altre persone, se non giudichiamo male gli stranieri, gli zingari, i poveri, noi rendiamo il nostro cuore puro e pieno di amore come quello di Gesù.

Così possiamo prepararci a celebrare la Pasqua, quando Gesù soffre e muore per amore verso di noi e poi risorge il terzo giorno.

"Non fate della casa del Padre mio un mercato!"


Preghiera a Gesù

Caro Gesù,

aiutaci a guardare dentro il nostro cuore per liberarlo dai pensieri brutti di divisione e fa che impariamo a stare insieme come fratelli con tutti.

 
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