Domenica scorsa siamo stati in Cattedrale, per la liturgia con gli Amici disabili, celebrata dal Cardinale.
Avete visto come erano contenti questi amici disabili? E avete visto anche come era contento il Cardinale di stare con loro?
Credo che anche noi siamo stati contenti.
Ma oggi ci ritroviamo qui, come ogni domenica. E dopo l’inizio bello in Cattedrale, vogliamo continuare a prepararci per il Natale.
Ascoltiamo dal Vangelo di san Mrco al capitolo 1 versetti da 1 a 8:
1 Inizio del vangelo di Gesù, Cristo, Figlio di Dio.
2Come sta scritto nel profeta Isaia:
Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero: egli preparerà la tua via.
3Voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri,
4vi fu Giovanni, che battezzava nel deserto e proclamava un battesimo di conversione per il perdono dei peccati. 5Accorrevano a lui tutta la regione della Giudea e tutti gli abitanti di Gerusalemme. E si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano, confessando i loro peccati. 6Giovanni era vestito di peli di cammello, con una cintura di pelle attorno ai fianchi, e mangiava cavallette e miele selvatico. 7E proclamava: «Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali. 8Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo».
Sapete che Gesù guarda al cuore e vuole che in esso ci sia sempre più amore.
Oggi abbiamo sentito più volte ripetute queste parole: nel deserto preparate una via al Signore.
Che cosa è questo deserto? Il deserto – in geografia l’avete studiato – è un luogo dove non c’è acqua e dove è difficile vivere.
Per noi, l’acqua è l’amore. Senza amore si vive male, è difficile vivere. E Gesù viene per insegnarci ad amare come ama lui, senza calcoli, pronti a perdonare, e soprattutto amare come lui significa amare i poveri, quelli che non sono amati da nessuno.
Noi oggi andremo a visitare e a conoscere la sinagoga di Napoli, dove gli ebrei si riuniscono il sabato – loro giorno di festa – per ascoltare e riflettere sulla Parola di Dio. Pensate a Gesù che andava ogni sabato in sinagoga, quando è vissuto in Palestina.
Ma Gesù nella sinagoga ascoltava le Parole della Bibbia. Lui per prima le metteva in pratica, le viveva. Per questo si fermava accanto ai poveri, voleva loro bene, li aiutava.
Voi sapete che ogni anno, nei giorni del Natale, a Napoli facciamo tanti pranzi per i poveri: uno nella Chiesa di San Severino, qui vicino, altri negli ospizi degli anziani, altri in carcere e in tanti altri luoghi.
Anche voi siete invitati a preparare questi momenti di gioia per i poveri.
Come?
Portando ogni domenica alcune piccole cose: caramelle, cioccolatini, panettoncini piccoli per una persona. Questi serviranno per i regali che faremo a tutti quelli che verranno ai pranzi di Natale. |