Cari bambini
Leggiamo la pagina del Vangelo di questa domenica: Matteo capitolo 17 versetti da 1 a 9:
1Sei giorni dopo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte. 2E fu trasfigurato davanti a loro: il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce. 3Ed ecco, apparvero loro Mosè ed Elia, che conversavano con lui.
4Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Signore, è bello per noi essere qui! Se vuoi, farò qui tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia». 5Egli stava ancora parlando, quando una nube luminosa li coprì con la sua ombra. Ed ecco una voce dalla nube che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento. Ascoltatelo».
6All’udire ciò, i discepoli caddero con la faccia a terra e furono presi da grande timore. 7Ma Gesù si avvicinò, li toccò e disse: «Alzatevi e non temete». 8Alzando gli occhi non videro nessuno, se non Gesù sol6All’udire ciò, i discepoli caddero con la faccia a terra e furono presi da grande timore. 7Ma Gesù si avvicinò, li toccò e disse: «Alzatevi e non temete». 8Alzando gli occhi non videro nessuno, se non Gesù solo. 9Mentre scendevano dal monte, Gesù ordinò loro: «Non parlate a nessuno di questa visione, prima che il Figlio dell’uomo non sia risorto dai morti».
Cari bambini,
per prima cosa fermiamoci sulle prime parole del Vangelo di oggi: SEI GIORNI DOPO.
All’inizio della Bibbia, quando si parla che Dio ha creato lui tutte le cose, si dice: dopo sei giorni Dio si riposò al settimo giorno. Per gli ebrei il giorno di riposo e di preghiera è il sabato. Per noi cristiani, che crediamo in Gesù Cristo il giorno di riposo è la domenica, quando ricordiamo che Gesù è risorto dai morti.
E ogni settimana, noi ci ritroviamo sei giorni dopo, per incontrarci con Gesù. Oggi tanti vivono la domenica solo come giorno di festa a scuola, senza l’incontro con Gesù. Ricordiamoci che il giorno più bello della settimana è la domenica, perché incontriamo Gesù. Senza l’incontro con lui, che domenica è?
Ma qui nel Vangelo, quando leggiamo SEI GIORNI DOPO, ci riferiamo ad una cosa che era successa sei giorni prima. Che cosa era successo?
Era successo che Gesù aveva parlato ai suoi amici, i discepoli, della sua passione, che a Gerusalemme sarebbe stato ucciso ma dopo tre giorni sarebbe risorto.
Ma i discepoli prendono male queste parole; dicono: ma non è possibile! Anzi Pietro si mette a rimproverare Gesù, egli non deve fare questi discorsi.
E allora sei giorni dopo, Gesù prende Pietro con Giacomo e Giovanni e li porta in alto, su un monte, per aiutarli a conoscere meglio chi è Lui, Gesù. Gli amici suoi volevano bene a Gesù, ma non lo conoscevano tanto bene.
Io penso che la domenica per noi è proprio questo: la liturgia è il monte dove Gesù ci chiama a salire con lui, perché ci vuole aiutare a conoscerlo meglio.
Per questo è importante che la domenica ci ritroviamo insieme, è un momento bello, gioioso.
E che cosa avviene a Pietro e agli altri, saliti sul monte?
Vedono Gesù col volto luminoso, le vesti splendenti. Che vuol dire tutto questo? Vuol dire che Gesù è una luce grandissima per la nostra vita, che Gesù è la persona più importante per la nostra vita, che vuole stare sempre vicino a noi.
Pietro, quando vede Gesù così luminoso dice: Signore, è bello per noi essere qui!. Io vorrei che anche noi dicessimo a Gesù: è bello venire la domenica all’incontro con te!
Oggi Gesù vuole aiutarci a scoprire che è bello stare vicini a lui, è bello ascoltare le sue parole, è bello pregarlo, è bello vedere Gesù nel volto dei poveri, è bello aiutare i poveri perché aiutando i poveri aiutiamo Gesù.
Preghiamo Gesù per i bambini che in Siria sono rimasti senza genitori a causa della guerra. Sono molti, ottomila, portati in una campo fuori dal loro paesi. Preghiamo che questi bambini trovino persone che li aiutano e li accompagnano nella loro crescita. |