Cari bambini
Leggiamo la pagina del Vangelo di questa domenica: Matteo capitolo 5versetti da 13 a 16:
1Gesù disse ai suoi discepoli: 13Voi siete il sale della terra; ma se il sale perde il sapore, con che cosa lo si renderà salato? A null'altro serve che ad essere gettato via e calpestato dalla gente.
14Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città che sta sopra un monte, 15né si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candelabro, e così fa luce a tutti quelli che sono nella casa. 16Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli.
Cari bambini,
Oggi Gesù usa due immagini, due paragoni per farci comprendere che noi siamo molto importanti per Lui.
E che da noi si aspetta cose belle che ognuno può fare.
E prima ancora, desidera che ognuno di noi e tutti insieme diventiamo persone buone, simpatiche, affettuose, unite, persone vicine ai poveri con piccoli gesti di amicizia e di aiuto.
Voi siete il sale della terra. Voi siete la luce del mondo.
Queste sono le due immagini che Gesù usa rivolgendosi a noi.
Che significano?
Voi sapete che mamma per rendere saporiti i cibi, ci mette un po’ di sale. E il sale si scioglie, non si vede più nel cibo, ma si sente.
Gesù dice che noi dobbiamo essere come il sale: dobbiamo rendere saporita di bene, di amore, di amicizia la vita degli altri, dei nostri compagni, dei poveri, dei piccoli.
E come si fa ad essere noi come il sale che rende saporita e bella la vita degli altri?
Sembra difficile, ma è semplice. Ascoltando quello che ci dice Gesù e facendo quello che egli ci ha detto.
Così noi diventiamo come il sale, cioè aiutiamo gli altri a vivere in maniera bella, “saporita”.
L’altra immagine che usa per noi Gesù è questa: Voi siete la luce del mondo.
Che vuol dire? Vuol dire che noi dobbiamo far sorridere chi è triste, aiutare chi non ce la fa a camminare da solo (per esempio aiutando a fare i compiti a chi è rimasto un po’ indietro e da solo non ci riesce), oppure aiutando un povero (portando la domenica qualcosa che serve per preparare i panini per i poveri: una scatoletta di tonno, un uovo, delle sottilette di formaggio, un succo di frutta nelle confezioni piccole).
Se voi non vi ricordate di questo e la domenica venite a mani vuote, vuol dire che non prendete sul serio le parole di Gesù e non potete rendere luminosa, gioiosa, bella, la vita di chi è triste, solo, scoraggiato
Ecco: questo ci chiede Gesù: da lui lasciarci cambiare il cuore e così diventare sale della terra e luce del mondo. |