Anche noi bambini leggiamo il Vangelo
09 novembre 2008 -
Dedicazione Basilica Lateranense/A

parrocchia san gennaro all'olmo - napoli - se vuoi scriverci questo è l'indirizzo: mariano@psgna.org

Il tempio di Gerusalemme

Celebriamo oggi una festa particolare che si chiama:
FESTA DELLA DEDICAZIONE DELLA BASILICA DI SAN GIOVANNI IN Laterano - a Roma.
Come mai? Che significa?
Questa basilica a Roma è la Chiesa del Papa, che è vescovo di Roma.
E questa chiesa ci fa pensare a tutte le chiese del mondo, dove c’è un vescovo che guida tutto il popolo cristiano.

Ascoltiamo dal Vangelo di san Giovanni quello che dice Gesù: cap.2, 13-22:

Si avvicinava la Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme.
Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe e, là seduti, i cambiamonete.
Allora fece una frusta di cordicelle e scacciò tutti fuori del tempio, con le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiamonete e ne rovesciò i banchi, e ai venditori di colombe disse: «Portate via di qui queste cose e non fate della casa del Padre mio un mercato!».
I suoi discepoli si ricordarono che sta scritto: «Lo zelo per la tua casa mi divorerà».
Allora i Giudei presero la parola e gli dissero: «Quale segno ci mostri per fare queste cose?». Rispose loro Gesù: «Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere». Gli dissero allora i Giudei: «Questo tempio è stato costruito in quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai risorgere?». Ma egli parlava del tempio del suo corpo.
Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che aveva detto questo, e credettero alla Scrittura e alla parola detta da Gesùi.

E pensiamo anche alla Chiesa dove celebra il nostro cardinale, la chiesa che si chiama CATTEDRALE oppure DUOMO che si trova appunto a Via Duomo.

Noi siamo invitati ad andarci domenica 30 novembre, quando ci ritroveremo assieme ad alcuni amici disabili.

E questa è una occasione, quella di oggi, per comprendere che la Chiesa non è solo l’edificio dove noi ci ritroviamo la domenica, ma vuole indicare un’altra cosa molto importante.

Gesù ci dice che noi siamo come una chiesa; ognuno di noi è come una pietra che unita alle altre costruisce questo edificio fatto non di pietre materiali, ma di pietre vive.

Per costruire un edificio, le pietre devono essere unite le une alle altre. Questo significa che noi, venendo al catechismo, dobbiamo imparare poco a poco ad unirci con la parola di Gesù che ascoltiamo, a volerci bene e ad aiutare gli altri.

Gesù, quando un giorno va nel grande tempio di Gerusalemme, trova delle cose molto brutte: ognuno pensava ai fatti suoi. E Gesù li caccia via, per farci capire che la Chiesa è un luogo santo dove egli ci parla, ci riunisce e si dà a noi anche come cibo. È la comunione che noi ci stiamo preparando a ricevere.

Gesù ci tiene molto che noi diventiamo come un gruppo unito, una comunità, dove ognuno sta vicino a un altro; e insieme diventare un luogo dove i più poveri possono venire e sono accolti, voluti bene, aiutati.

Se noi siamo uniti con la forza di Gesù, tanti altri bambini guarderanno a noi e impareranno anche loro ad unirsi e a volersi bene.

Gesù dice: Non fate della casa del Padre mio, un mercato


Preghiera a Gesù

Gesù,

tu vuoi che aiutiamo le persone soprattutto i più poveri e che noi diventiamo la tua chiesa.

Aiutami a diventare come tu vuoi.