Anche noi bambini leggiamo il Vangelo
26 ottobre 2008 -
Domenica 30 ª del Tempo Ordinario /A

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Il tributo a Cesare

Anche oggi troviamo Gesù con intorno tante persone che gli pongono domande e cercano da lui risposte.

E anche noi oggi ci incontriamo attorno a Gesù perché ci faccia conoscere quello che è importante per crescere in maniera bella e gioiosa.

Ascoltiamo dal Vangelo di san Matteo quello che dice Gesù: cap.22, 34-40:

In quel tempo, i farisei, avendo udito che Gesù aveva chiuso la bocca ai sadducèi, si riunirono insieme e uno di loro, un dottore della Legge, lo interrogò per metterlo alla prova: “Maestro, nella Legge, qual è il grande comandamento?”.
Gli rispose: “Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente”. Questo è il grande e primo comandamento.

Il secondo poi è simile a quello: “Amerai il tuo prossimo come te stesso”. Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti.

Ma queste persone che fanno domande a Gesù, non sono sinceri, lo interrogano solo per metterlo in difficoltà.
La domanda che gli fanno è questa:

“Maestro, nella Legge, qual è il grande comandamento?”
E Gesù risponde:

“Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente”. Questo è il grande e primo comandamento.

Il secondo poi è simile a quello: “Amerai il tuo prossimo come te stesso”. Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti.

Gesù dice che la cosa più importante e più bella per noi è AMARE DIO CON TUTTE LE NOSTRE FORZE, e assieme AMARE IL NOSTRO PROSSIMO - cioè quelli che stanno a scuola con noi, nel nostro quartiere e nella nostra città - AMARLO COME AMIAMO NOI STESSI.

Insomma Gesù dice che i due AMORI vanno insieme. Non si può dire: “IO AMO DIO” e poi non voler bene agli altri, specialmente a quelli che vengono più facilmente trattati male, offesi, a volte anche colpiti ingiustamente: pensiamo agli stranieri, agli zingari.

Sono tanti che parlano male di loro.

Noi da Gesù oggi impariamo che non possiamo dire che amiamo Dio e poi non vogliamo bene a queste persone, non li aiutiamo, non li guardiamo con amicizia e affetto.

Quando noi aiutiamo un povero, stiamo vicini ad una persona che gli altri trattano male, noi stiamo più vicini a Dio, che vuole bene a tutti, ma in modo particolare a quelli più bisognosi.

Ma c’è pure un’altra cosa che sentiamo dentro di noi: quando aiutiamo un povero noi proviamo una gioia e cresciamo con più amore nel nostro cuore.

Gesù risponde: Amerai il prossimo tuo come te stesso


Preghiera a Gesù

Gesù,

fà che io non pensi solo a me

ma a tutti gli altri

e al prossimo.