La storia di Davide è la storia di un ragazzo povero, amato da Dio.
Dio lo guarda con affetto e lo sceglie come re del popolo di Israele.
Davide sa di poter contare sulla forza che gli viene da Dio.
Lui, piccolo, vince su un uomo forte e potente e alla fine viene incoronato re.
Il racconto
lo troviamo nel primo e secondo libro di Samuele.
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La famiglia di Davide viveva nella piccola cittadina di Betlemme.
Egli era il più piccolo di otto fratelli.
Il padre lo mandava a pascolare le pecore.
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In quel tempo viveva un uomo di Dio, un profeta, di nome Samuele.
Un giorno Samuele sentì la voce di Dio nel suo cuore che gli disse:
"Vai a Betlemme, cerca Davide, ungilo con l'olio sulla testa, come si fa per i re. Egli diventerà il capo del mio popolo, Israele".
Samuele obbedì alla voce del Signore e fece quanto Dio gli aveva detto.
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Alcuni anni dopo, un popolo di guerrieri, i Filistei, dichiararono guerra a Israele.
In quel tempo il re di Israele si chiamava Saul.
Egli riunì tutti i suoi soldati per affrontare il nemico.
Alla guerra parteciparono anche tre fratelli di Davide.
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Un giorno Davide andò a trovare i suoi fratelli sul campo di battaglia.
Egli vide che il re con tutti i suoi soldati erano abbattuti.
Essi avevano di fronte un guerriero, un gigante.
Il suo nome era GOLIA.
Egli ogni mattina usciva contro di loro minacciando tutti.
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Un giorno Golia lanciò una sfida:
"C'è qualcuno che ha il coraggio di battersi con me?
Se avete qualcuno capace, si faccia avanti e vediamo chi vince!
Ma io lo so già! Voi non avete nessuno forte come me. Ah! Ah! Ah!".
Infatti gli israeliti indietreggiarono davanti a lui. Erano veramente impauriti.
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Davide aveva visto tutto questo.
Si presentò al re Saul e gli disse:
"Voi non dovete avere paura di questo gigante. Se nessuno ha il coraggio di combattere contro di lui, ci andrò io.
Sono sicuro che Dio mi aiuterà".
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Davide si presentò al combattimento contro Golia.
Golia era alto, grosso, con un elmo in testa, una corazza e una lancia appuntita per colpire i nemici.
Davide, al contrario, era senza armatura.
Aveva solo una fionda con cinque sassi lisci nella borsa da pastore.
Golia cominciò a deridere Davide, così piccolo e debole davanti a lui .
Ma Davide non ebbe paura. Lanciò con la fionda una pietra e colpì in fronte Golia. Subito, barcollando, Golia cadde con la faccia a terra.
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Il gigante restò immobile a terra.
Quando Davide si avvicinò vide che era morto.
Tutti i soldati dell'esercito di Golia ebbero paura e fuggirono.
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Tutti i soldati di Israele fecero salti di gioia.
Erano molto contenti e si misero a gridare ad alta voce:
"Viva Davide, forte e coraggioso!"
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Alcuni anni dopo, quando il re Saul diventò vecchio, al suo posto venne scelto Davide.
Egli si stabilì nella città di Gerusalemme.
Ora egli abitava in un grande palazzo.
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Davide, per ringraziare Dio, fece portare a Gerusalemme l'Arca dell'Alleanza.
L'Arca dell'Alleanza era il segno che Dio proteggeva e accompagnava sempre il suo popolo.
Nell'Arca dell'Alleanza erano conservate le due tavole di pietra.
Esse erano chiamate le "Tavole della Legge" di Dio: su di esse erano scritte le parole che Dio disse a Mosè, con i dieci comandamenti.
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In seguito gli Israeliti costruirono un grande Tempio per onorare Dio, con marmi bellissimi.
Nel Tempio si recavano a pregare, a celebrare le grandi feste in onore di Dio.
Da tutte le parti il popolo israelita veniva a Gerusalemme per manifestare la sua fede e fare festa tutti insieme.
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Questo racconto ci fa comprendere una cosa molto importante.
Noi uomini guardiamo alle cose grandi, forti, potenti.
Ma Dio guarda quello che c'è nel cuore di ognuno.
Questo conta per Dio: avere fiducia, come Davide, sapere che la vera forza viene da Lui.
Se noi ci affidiamo a Dio, come fece Davide, sapremo affrontare tutte le difficoltà, quelle piccole e quelle grandi.
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