perché insieme

san Gennaro all'Olmo
Napoli
home
i più grandi
anziani

perché insieme

"Sono stato fanciullo
e ora sono vecchio,
non ho mai visto
il giusto abbandonato
né i suoi figli mendicare il pane."
(dal salmo 37, 25)
 


Ci piace stare insieme. Ci piace ritrovarci per la gioia di pregare assieme, di incontrarci e condividere opinioni, gioie e preoccupazioni. Farci guidare dalla voce di Dio, attraverso il Vangelo, ci ha portato a non vivere ripiegati su noi stessi, come facilmente accade a questa età: abbiamo cominciato a informarci delle persone malate e sofferenti del nostro quartiere, a riflettere sulla situazione dolorosa di tanti anziani finiti in istituto, a parlare di quelli che, nei paesi dove c'è ancora la pena di morte, si trovano nel "braccio della morte", in attesa dell'esecuzione, attesa che a volte dura decenni.

E ci siamo detti: quanto è crudele la pena di morte! La nostra preghiera, quindi, ha cominciato ad abbracciare tutte queste persone.
Certo, non abbiamo smesso di pregare per noi, per i nostri parenti e nipoti, come facevamo prima, ma ora sentiamo che la nostra preghiera si è allargata, perché il Vangelo ci allarga il cuore e poco a poco ci rende più giovani nel cuore.

 

Il Signore ci sta facendo comprendere quanta solitudine e quanto bisogno di amore c'è in questo nostro mondo; abbiamo iniziato a pregare per la fine della guerra nella Terra Santa e per tutte le guerre dimenticate nel mondo; il Signore ci sta insegnando a divenire operatori di pace in questa nostra città, nel nostro quartiere, nelle nostre famiglie, con la gente del palazzo in cui viviamo. Sono questi i grandi miracoli che nascono dalla preghiera e dall'amicizia attorno al Vangelo. Ognuno di noi è prezioso agli occhi del Signore, qualunque sia la sua età, anche quando si è anziani e la società spesso si dimentica di noi.
 


Nei Vangeli è raccontato l'episodio della guarigione della suocera di Pietro (Mc. cap. 1, 29-31): Gesù si fa vicino a un'anziana malata e la guarisce. La donna, recuperate le forze, si mette a servire. E' l'esperienza di una donna anziana che è tornata ad essere utile perché Gesù le ha restituito forza e dignità.
Molti anziani pensano che questo è un sogno impossibile da realizzarsi, ma "nulla è impossibile a Dio".
Infatti questo sogno si può realizzare se si riacquista fiducia e si abbandona la rassegnazione di molti di noi che pensano: "ormai sono vecchio, il mondo è dei giovani". La preghiera guarisce dalla rassegnazione e come la suocera di Pietro rimette in piedi e fa ricominciare a lavorare anche se non sempre con le braccia e con le gambe perché indebolite dall'età, ma con il cuore e la mente. Nascono così nuovi legami di affetto e solidarietà, amicizie che senza il Vangelo sarebbero state impossibili.

Questa è la nostra esperienza. Insieme abbiamo raccolto la sfida lanciataci dal Signore: l'amore del Signore è per ogni età e non conosce differenze, l'amore del Signore allontana la solitudine, la tristezza e la rassegnazione".
 

home
i più grandi
anziani