A tutti è capitato di ascoltare notizie circa gli anziani, del loro numero in crescita e delle difficoltà per vivere giorno per giorno.
Per noi che viviamo con alcuni di loro storie di amicizia ci sembra bello far conoscere come abbiamo trascorso insieme la festa del Natale.
Come accade nelle nostre famiglie, ci siamo ritrovati insieme in un istituto per anziani, per far festa ed accogliere quel Bambino che ha scelto di venire ad abitare in mezzo a noi.
Questa famiglia era particolare, fatta di persone unite non da legami di sangue ma di amicizia; persone che si sono incontrate da più o meno tempo che provano a conoscersi e a volersi bene.
Anche il menù diventa più appetitoso se consumato in compagnia, chiacchierando amabilmente con un pensiero al passato e lo sguardo aperto al futuro. Perché anche chi è più avanti negli anni, spera e sogna un futuro diverso, fatto di pace e di giustizia.
Da anziani si è più attenti alla vita e ai tanti suoi "valori".
Per mantenere viva la tradizione, ci siamo organizzati per poter giocare a tombola.
Il gioco tipicamente napoletano è nella storia di ciascuno di noi.
Per cui ci siamo tanto divertiti e per alcuni è stata l’occasione per essere premiati. Vincere da “anziani” è ancora più bello.
Il premio è stato un segno di un'attenzione per ciascuno di loro, qualcosa che si è desiderato o di utile, anche un caldo scialle di lana, un foulard colorato, un bel paio di orecchini o delle comode pantofole.
I nostri amici anziani tante volte dimenticati o oggetto di semplici statistiche, hanno rappresentato per noi il vero senso del Natale.
Dobbiamo dire che la loro amicizia ci rende migliori, ci aiuta a comprendere ciò che è veramente importante per la vita di ciascuno di noi. Di questo siamo riconoscenti ai nostri amici anziani.
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