Il 1° maggio molti vanno alla ricerca di distrazioni, spesso
allontanandosi dalle città e dai luoghi abituali di residenza.
Da alcuni anni questo giorno è un'occasione di incontro
e di riflessione insieme per tutti noi (anziani, adulti, giovani,
giovanissimi, dai dieci mesi a oltre ottant'anni) che partecipiamo
alla vita della nostra famiglia parrocchiale.
Quest'anno, tutti insieme (circa novanta persone) siamo andati
a Falvaterra, che si trova nei pressi di Ceprano (Frosinone), in
un grande bosco, presso il convento di san Sosio dei Padri Passionisti.
La nostra giornata, dopo il breve viaggio da Napoli, è iniziata
con un appuntamento nella Sala Conferenze del convento.
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Qui siamo stati accolti dai canti gioiosi del gruppo degli adolescenti,
che per questa giornata hanno dato vita a un complesso musicale
chiamato Frizz-band.
Subito dopo un breve filmato ci ha fatto rivedere i momenti più
importanti dell'anno trascorso e ci ha ricordato le cose che abbiamo
fatto insieme dopo il 1° maggio 2000: gli incontri con
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gli ospiti del Dormitorio, le visite agli anziani ricoverati in
un Istituto, la Scuola dell'Amicizia, le Cresime che quest'anno
si sono svolte in Parrocchia, la partecipazione degli Anziani al
Giubileo insieme al Movimento Internazionale "Viva gli anziani",
il soggiorno estivo dei bambini a Viggianello (Potenza) etc.
Rivedendo il cammino fatto insieme ci siamo sentiti anche più
uniti tra noi.
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Nel pomeriggio abbiamo allestito uno spettacolo all'aperto, che
è stato momento di svago ma anche spunto di riflessione.
Tra canti, balli, giochi e intrattenimenti, alcuni di noi hanno
recitato un paio di scene di un dramma di Raffaele Viviani intitolato
'E pezziente 'e san Gennaro ovvero I vecchi di san Gennaro.
Questo testo tratta di un anziano costretto ad andare in ospizio
: perciò abbiamo pensato a tutti gli anziani soli che abbiamo
conosciuto in questi ultimi anni.
L'opera di Viviani è del 1933, di quasi settant'anni fa,
ma nonostante la data è molto vicina a noi e attuale.
Già nei primi decenni del Novecento un autore attento alla
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realtà sociale avvertiva insomma il dramma
dell'abbandono e dell'isolamento degli anziani. Anche altre poesie,
che altri tra noi hanno letto, ci hanno fatto riflettere sullo stesso
argomento e su altri aspetti della solitudine.
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Ancora una volta, anche attraverso opere teatrali o poetiche di
Raffaele Viviani o Salvatore Di Giacomo, abbiamo potuto ripensare
al messaggio di amicizia con cui il Vangelo ci porta ad incontrare
gli altri.
Tutta la giornata è trascorsa in una serena atmosfera di
amicizia, a contatto con la natura.
In questa piacevole situazione abbiamo pranzato e passeggiato insieme.
Abbiamo avuto il tempo di parlare un po' tra noi, di scambiare
idee con vecchi e nuovi amici con quella tranquillità che
la fretta di tutti i giorni in genere ci sottrae.
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Queste ore diverse dal solito ci
aiuteranno ad accogliere con maggiore serenità i nostri impegni
delle prossime giornate, perché conserveremo dentro di noi
il gradevole ricordo di un lieto appuntamento familiare trascorso
insieme.
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